Cocaina

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Laboratorio Tossicologia Forense
Xenobiocinetica Clinica
Progetto NPS 2018 - Multicentrica di Ricerca
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Il vaccino

Cos'é

E' una soluzione liquida che contiene l’unione di un derivato della cocaina (succinil-norcocaina) e della forma ricombinante della sub-unità B della tossina colerica. Più semplicemente, si tratta di una sostanza preparata in laboratorio simile alla cocaina ma priva di effetti stupefacenti che, introdotta nell’organismo fa produrre degli anticorpi anticocaina che sono in grado di bloccare la droga nel momento in cui il soggetto la assume. Il complesso anticorpo-cocaina che viene a crearsi ha dimensioni eccessive per attraversare la barriera emato-encefalica, bloccandone quindi gli effetti sul Sistema Nervoso Centrale. L’assenza dello stimolo di gratificazione nel nucleo accumbens riduce, per tanto, gli effetti psicoattivi rinforzanti della gratificazione legati all’assunzione. Quindi, il soggetto “vaccinato”, se assume cocaina, non sente l’effetto gratificante.

Il vaccino è stato giudicato dai ricercatori “sicuro”, ben tollerato ed efficace relativamente allacapacità di contrastare l’effetto gratificante della cocaina. Va sottolineato che questo “vaccino” non fa passare il desiderio della cocaina, ma ne contrasta solo l’effetto. In alcuni soggetti, inoltre, si è visto che esso non elimina completamente l’effetto della droga percepito dalla persona che assume cocaina, ma lo riduce fortemente.

E' chiaro che per vincere la dipendenza da cocaina non basta solamente il vaccino ma sono necessari anche la presenza di un buon supporto psicologico protratto nel tempo e un forte impegno da parte della persona.

Una volta somministrato il vaccino, è necessario attendere non meno di 12 settimane affinché esso possa diventare efficace. In tale periodo l’assunzione di cocaina non verrà contrastata dall’effetto del vaccino e quindi la persona non sarà coperta. La copertura, e quindi l’azione del vaccino, dura dai 6 ai 9 mesi. Finita tale copertura, per mantenere l’effetto anti-cocaina è necessario somministrare nuovamente il vaccino. Il vaccino può essere somministrato più volte.

Se sottoposti a un dosaggio degli anticorpi anti-cocaina nel sangue (mediante specifico prelievo) tutti i soggetti vaccinati risulteranno per molto tempo positivi. Questo comporterebbe l’identificazione della persona come assuntore di cocaina nel passato (al punto tale da essere stato sottoposto al vaccino).

Durante le sperimentazioni precedenti è stato segnalato un effetto collaterale: alcune persone, nel tentativo di forzare il blocco dell’effetto gratificante generato dal vaccino, hanno provato ad assumere alte dosi di cocaina esponendosi ad un grave rischio di overdose. è fondamentale che la persona sappia fin da subito che l’effetto del vaccino non viene annullato attraverso un aumento della dose di cocaina assunta. Questo tipo di comportamento, invece, aumenta notevolmente il rischio di gravi overdose. Relativamente al rischio che il soggetto tenti di forzare il blocco della cocaina generato dal vaccino, alcuni ricercatori riportano che la quantità di cocaina per bypassare il blocco è talmente alta, che il soggetto comincerebbe ad avere effetti collaterali seri (ad es. gastrointestinali) che lo indurrebbero a smettere l’assunzione prima di arrivare alle dosi potenzialmente letali.

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Come e dove verrà somministrato?

Il vaccino anti-cocaina prevede una iniezione intramuscolare (in genere ben tollerata); potrà essere somministrato solo nei centri autorizzati alla sperimentazione, in quanto il vaccino è ancora sperimentale e non è pertanto disponibile in commercio.

Per poter partecipare alla sperimentazione è necessario fare una specifica domanda, tenendo conto però che tale sperimentazione è a numero chiuso e quindi potranno entrare solo una quantità di persone selezionate. La selezione verrà fatta sulla base di requisiti e caratteristiche della persona richiedente che saranno indicati al momento della partenza della sperimentazione dall’azienda produttrice del vaccino. Pertanto è anche possibile che qualcuno che richieda la possibilità di sperimentare il vaccino non possa in realtà farlo per l’assenza di tali requisiti.

Per la partecipazione alla somministrazione è indispensabile fornire il proprio consenso informato a ricevere l’iniezione. La somministrazione del vaccino e tutta l’assistenza medico-psicologica necessaria durante il periodo della sperimentazione saranno completamente gratuite. Tutta la documentazione che verrà generata durante la sperimentazione sarà anonima, cioè non verranno registrati i dati anagrafici delle persone al fine di garantire la privacy assoluta. Alla persona che accetta la sperimentazione verrà fornito un numero di telefono specifico per eventuali urgenze. In caso di necessità potrà così mettersi in contatto rapidamente con il medico di riferimento al fine di ottenere indicazioni e consigli utili a mantenere lo stato di non assunzione della cocaina e a gestire altri problemi. Se la persona lo desidererà, alla fine della sperimentazione, verrà garantita la prosecuzione del supporto psicologico e medico.

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Controindicazioni ed effetti indesiderati

Il vaccino non può essere somministrato a persone che hanno mostrato reazioni allergiche alle proteine dell’uovo o ad altri vaccini preparati utilizzando le proteine dell’uovo. Le sperimentazioni precedenti non hanno rilevato la presenza di effetti collaterali gravi. Solo in alcune persone è stata segnalata un’irritazione locale (rossori, gonfiori, indurimenti o calore) nel punto di iniezione, comunque di breve durata.


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La partecipazione alla sperimentazione

Il vaccino anti-cocaina non può essere somministrato a tutte le persone dipendenti da cocaina. Le persone che partecipano alla sperimentazione devono essere maggiorenni; devono richiedere volontariamente di sottoporsi al vaccino e devono essere fortemente motivate a interrompere l’assunzione di cocaina; devono accettare le regole della sperimentazione che prevedono di sottoporsi a controlli periodici settimanali per verificare l’assunzione di cocaina o di altre droghe e alcol; devono accettare di iniziare e portare a termine un percorso di supporto psicologico mediante colloqui settimanali; non possono partecipare le persone che hanno gravi patologie psichiatriche.

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Questioni aperte

Nel caso di intossicazione acuta o overdose, l’utilizzo di anticorpi specifici anti-cocaina (sia mediante immunizzazione attiva che passiva) potrebbe costituire una terapia salvavita. La somministrazione a scopi preventivi in soggetti definiti ad alto rischio (ad esempio bambini che vivono in zone degradate dove circola molta cocaina) al momento è ancora oggetto di dibattito perché ricca di problematiche etico-legali che necessitano di ulteriori approfondimenti.


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