Cocaina e guida
Fra gli psicostimolanti disabilitanti sono prevalenti la cocaina, le amfetamine ed analoghi, i quali, pur determinando nella fase "up"/"high" l'accentuazione delle funzioni psicomotorie (tempi di reazione, attenzione, vigilanza), causano disabilità per alterazione della percezione del rischio. Gli effetti stimolanti iniziali vengono sostituiti (sempre più velocemente con il protrarsi del consumo) da tremori, ipertensione, tachicardia e, nel caso delle amfetamine, da incremento della temperatura corporea e slatentizzazione di crisi epilettiche. Nella fase "down" subentrano effetti disabilitanti alla guida quali depressione, irritabilità, stanchezza e crisi d'ansia, stress, mancanza di energia ed ogni interesse.
In particolare gli studi di interazione uomo–macchina dimostrano nei soggetti alla guida sotto l’effetto di cocaina:
- maggiori oscillazioni del veicolo guidato;
- mantenimento di elevata velocità
- notevole riduzione delle distanze di sicurezza;
- ipersensibilità visiva “otturatore simile” che dilegua forme e colori chiari (mancata percezione di ostacoli);
- ridotta reazione a stimoli sonori e visivi;
- mancata percezione del rischio e comportamenti alla guida aggressivi;
- innalzamento iniziale della soglia del sonno e della stanchezza.
Questi effetti, che corrispondono ad un aumento notevole del rischio di incidenti stradali, vengono accentuati o favoriti se l'assunzione di sostanze è associata ad alcol e se la dose consumata aumenta. L’associazione con alcol, in particolare, incrementa di più di 11.5 volte il rischio di stroke (infarto) improvviso. Altre associazioni sono altrettanto diffuse e rischiose.